di Claudia Viggiani

Gli italiani non sognano più.
Nei paesi più felici del mondo, dalla Danimarca al Buthan, i cittadini sognano e soprattutto credono nei sogni. Hanno fiducia nel futuro e sono positivi.
Per circa trent’anni avrò guidato migliaia e migliaia di persone nei luoghi più belli di Roma e del mondo e, negli ultimi anni, sempre più spesso con sempre maggiori difficoltà, perché le persone non riuscivano a vedere tutta la bellezza che si palesava – e si palesa – davanti a loro.
Ho sentito addirittura qualcuno dire che le dune del deserto sono troppe per poter ammirare l’infinito.
Ho spiegato tante volte che il sogno e la bellezza corrispondono ad uno stesso atteggiamento, ad una specifica propensione che noi abbiamo nella nostra vita e che la capacità di vedere il bello è dentro di noi.
Qualcuno mi rispondeva “come fai a vedere il bello dopo tutto quello che i politici ci fanno”?
“Come fai a non soffrire anche tu dello stato di abbandono dei nostri musei, delle nostre città, dei nostri monumenti?”
Io vedo con i miei occhi e la mia anima che sono nutriti da pensieri positivi, da affermazioni amorevoli, da idee filosofiche e da stati d’animo propositivi.
Io semplicemente amo ciò che la vita mi ha donato a prescindere da come gli altri mi trattano o trattano l’universo.
È importante avere fiducia nell’idea del sogno personale nel quale credere.
Solo così si potrà scegliere un nuovo leader, andando a votare con impresse nella mente parole di speranza, di rispetto e di gioia.
Non si può più confidare in elettori il cui cervello è occluso da sentimenti di rabbia e permeato da parole di odio.
Il voto espresso da queste persone non è libero ma condizionato da frasi, spesso volgari, che altri uomini hanno inculcato nella loro mente, attraverso proselitismo e indottrinamento. Queste attività in politica convincono sempre meno anche perché generano frustrazione e pessimismo, invece che benessere.
Chi vota per rabbia, senza sogni, non ha un obiettivo e presto cambierà leader nella speranza effimera che qualcuno lo faccia sognare per davvero.
L’indottrinamento è un metodo di condizionamento.
Per essere una guida vera, invece, e per avere dei sostenitori, infine, bisogna credere in un progetto comune, creare un movimento di idee positive, evitare le malsane relazioni di comando-ubbidienza che stanno caratterizzando l’Italia attuale.
Il bello può aiutare moltissimo, perché è dentro di noi, appartiene all’essere umano che lo manifesta attraverso la creatività, con le sue azioni, in ogni modo e contesto, fino alle opere d’arte e ai beni che definiamo “culturali”.
È fondamentale dare alla bellezza e ai sogni il valore che si meritano per la rinascita culturale di un popolo affossato da vent’anni di parole orribili e di fatti che corrispondono a nocivi e deboli progetti altrui.
Gli italiani hanno bisogno di sogni, di forza e di gioia che solo uno o più leader consapevoli possono insegnare loro ad avere.